Una capsule di 16 look ispirati a Beyoncé e firmati insieme ad Olivier Rousteing, collezionando nuovi primati nell’alta moda
Merita una particolare attenzione la collezione che Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain, ha realizzato lasciandosi ispirare dalla bellezza e dalla musica di Beyoncé. Sì perché qui galeotto è stato l’ultimo album della pop star, Renaissance, e la grande passione che Rousteing nutre per lei, che ricambia amorevolmente. Un sodalizio che ha dato vita a sedici look che portano il nome di ciascuno dei brani che compongono l’album, segnando una nuova conquista nel mondo dell’alta moda: la prima volta che una donna afrodiscendente realizza una collezione per un brand di alta moda parigino, a sua volta diretto per la prima volta da un direttore creativo black per la prima volta nella storia delle grandi maison francesi. Un esempio prezioso di inclusività e multiculturalità.
Renaissance, Beyoncé x Balmain: I due look già indossati dalla cantante ai Grammy e ai Brit Awards
C’è una storia molto semplice e naturale dietro questa collab speciale, ma sono soprattutto gli abiti a parlare e ad interpretare questa collezione magnificamente non poteva che essere la stessa Beyoncé, portando l’esclusività di questo look a due eventi di grandi risonanza. Prima ai Brit Awards, indossando una tuta ricoperta di paillettes, che strizza l’occhio agli anni ’60 con la sua fantasia geometrica black and white, caratterizzata da un bustier in nero che esalta la silhouette e le maniche effetto pelliccia. Il look prende il nome di Pure/Honey.
– Per i Grammy invece il look scelto tra i sedici realizzati gioca con forme e volumi: è Virgo’s Groove, i cui dettagli in oro, il bustier e il cappello sono perfetti per richiamare il caratteristico premio statuetta a forma di grammofono che gli artisti portano a casa. Si tratta di un abito tuta squadrato in velluto composto da abito dall’ampio scollo e pants in rosa nude, che comprende anche stivali alti con la zeppa.
Come nasce la capsule collection Renaissance
La natura inclusiva della collaborazione è uno degli aspetti che Beyoncé ha voluto fortemente emergesse da questo incontro con Olivier Rousteing e Balmain, come si legge da un post condiviso per raccontare la sinergia e il sentimento che ha immediatamente legato l’artista alla collezione: “Olivier è un collaboratore da sogno e un creativo in continua evoluzione ed innovazione. Tutto ciò che ha fatto come designer nero nell’abbattere e aprire le porte è stato fonte di ispirazione. Dal nostro primissimo incontro, ai suoi progetti nel corso degli anni per le mie esibizioni e apparizioni, sapevo che un giorno avrei lavorato con lui a una collezione. Sono così orgogliosa di ciò che abbiamo creato e della sinergia che si è formata tra i nostri team”.
Così da quel pomeriggio d’estate in cui ascoltando l’ultimo album di Beyoncé Rousteing si è lasciato ispirare nel disegno, fino a convincersi di proporre a Beyoncé di firmare una collezione, è trascorso un attimo. Look da diva, incredibili, esagerati, preziosi, statuari sono un’ode al corpo femminile e alla potenza immaginifica della moda che incontra la musica. Una couture esclusiva costellata di piccole opere d’arte che durano lo spazio di un singolo e magari di una hit.